La visita prevede una rinoscopia anteriore e una videoendoscopia naso sinusale con ottiche rigide per valutare la pervietà delle fosse nasali, la eventuale presenza di neoformazioni e/o secrezioni patologiche, la corretta ventilazione dei seni paranasali e la normale pervietà del rinofaringe. L’esame viene eseguito per valutare la funzionalità nasale in pazienti che presentano otiti acute o croniche. Nei bambini l’esame permette di valutare direttamente la presenza o meno di adenoidi ed il grado di ostruzione rinofaringea.
La visita si avvale di una otoendoscopia e, quando necessario, di una valutazione con otomicroscopio per esaminare nel dettaglio eventuali perforazioni della membrana timpanica e la presenza di processi infettivi dell’orecchio medio.
Si completa poi la valutazione audiologica con l’esame audiometrico ed impedenzometrico.
L’esame audiometrico tonale permette di valutare l’udito del paziente. L’esame viene eseguito in una cabina insonorizzata e consente di misurare la soglia di minima udibilità del paziente. L’esame impedenzometrico permette di valutare la motilità della membrana timpanica ed il funzionamento della catena degli ossicini. L’esame viene eseguito in pochi secondi ed è effettuabile anche nei bambini.
Il test delle otoemissioni acustiche si basa sul rilievo di suoni generati da alcune cellule presenti nell’orecchio interno (coclea) in risposta ad uno stimolo sonoro. È un test non invasivo, assolutamente indolore che viene eseguito nei neonati (come screening uditivo) e nei bambini sotto i 5 anni di età. In presenza di una risposta (Pass) è confermata la normale funzionalità dell’apparato uditivo. In assenza della risposta (Fail) il bambino andrà sottoposto ad ulteriori e più approfonditi esami di valutazione audiologica.
In caso di sintomatologia vertiginosa, si effettua lo studio del nistagmo (movimenti involontari degli occhi). L’esame vestibolare permette di valutare l’apparato dell’equilibro del paziente per mezzo di un sistema di video-oculoscopia (VOS) con visualizzazione sul monitor del nistagmo (videonistagmoscopia). In alcune forme di vertigine periferica posizionale, dovute alla presenza di otoliti (concrezioni di ossalato di calcio) nell’orecchio interno (Canalolitiasi o Cupololitiasi), è possibile effettuare manovre particolari ( terapia riabilitativa vestibolare. A completamento diagnostico potrà essere necessario programmare uno esame vestibolare calorico.
Con l’ausilio di una illuminazione a fibre ottiche si esamina la bocca, la lingua, il palato molle e la regione tonsillare. Si controlla la sensibilità e motilità di tali strutture e la presenza di infezioni o di neoformazioni.
Generalmente si utilizza un fibroscopio a fibre ottiche, introdotto attraverso una fossa nasale, per visualizzare dall’alto la faringe e la laringe. In alternativa l’esame può essere eseguito con un endoscopio a fibre ottiche rigide per via orale.
In caso di alterazioni della voce (disfonie) si effettua una laringostroboscopia: è una registrazione dinamica dell’esame della laringe mediante l’utilizzo di una luce stroboscopica. Questo esame permette allo specialista di analizzare dettagliatamente le caratteristiche vibratorie delle corde vocali valutando sia la presenza di patologie morfologiche (noduli, tumori etc.) sia l’elasticità delle corde. La mancanza di elasticità (e quindi la presenza di una rigidità della corda) permette di individuare in maniera più precisa cicatrici, lesioni congenite, precancerose e cancerose e risulta utile sia nella diagnosi sia nel controllo postoperatorio delle patologie laringee.
Con la ispezione e la palpazione si può identificare la presenza di processi infiammatori e più frequentemente neoplastici delle ghiandole salivari maggiori (Parotide e Sottomandibolare); in questo caso dovranno essere poi programmati altri accertamenti diagnostici al fine di stabilire la corretta indicazione chirurgica.
In caso di tumefazioni più o meno dolenti localizzate nella parte anteriore o laterale del collo è possibile in base al rilievo clinico-anamnestico ed obiettivo orientarsi su una diagnosi e programmare ulteriori esami radiologici (TC e/o RMN) a completamento diagnostico.
Chirurgia delle neoplasie maligne del distretto testa collo, come ad esempio dei tumori della laringe, delle ghiandole salivari (parotide, sottomandibolare), del cavo orale (lingua, tonsille), del naso e dei seni paranasali.
Chirurgia delle neoplasie benigne come noduli e polipi delle corde vocali (in microlaringoscopia diretta con Laser), cisti del dotto tireoglosso, cisti branchiali laterocervicali, neoformazioni benigne delle ghiandole salivari (parotide e sottomandibolare).
Chirurgia delle sinusiti croniche e delle poliposi nasali che viene effettuata mediante tecnica funzionale endoscopica endonasale con un endoscopio rigido a fibre ottiche introdotto nel naso e collegato ad una microtelecamera (Functional Endoscopic Sinus Surgery o FESS).
Chirurgia sia funzionale (settoplastica) che estetica (rinosettoplastica) del naso con lo scopo di migliorare sia la qualità della respirazione nasale sia l’aspetto estetico del naso.
Consiste nel trattamento mini invasivo dei turbinati inferiori nasali ipertrofici che può essere eseguito in regime di day hospital (in anestesia locale con sedazione). L’utilizzo delle radiofrequenze (ultrasuoni), sotto la guida di un endoscopio collegato ad una microtelecamera, permette di ridurre le dimensioni dei turbinati inferiori preservandone la mucosa e di ripristinare una corretta funzionalità respirazione nasale.
Si avvale di diversi tipi di intervento a seconda di quale siano le sedi causa del russamento o della sindrome delle Apnee Ostruttive nel Sonno (Obstructive Sleep Apnea Syndrome – OSAS). Possono essere eseguiti interventi chirurgici sul naso (settoplastiche, turbinoplastiche, FEES.) volte a migliorare la respirazione nasale od interventi sull’orofaringe (tonsillectomie, uvulo-palato-faringoplastiche – UPPP o uvuloplastiche).
Chirurgia, sotto controllo endoscopico o otomicroscopico, delle patologie dell’orecchio medio come perforazioni della membrana timpanica, otosclerosi, otiti medie croniche colesteatomatose, otiti sieromucose croniche, esostosi e stenosi del condotto uditivo esterno.
L’intervento chirurgico pediatrico di rimozione del tessuto adenoideo (adenoidectomia) è indicato in caso di un suo eccessivo aumento di volume (ipertrofia adenoidea) responsabile di una ostruzione respiratoria nasale con russamento, respirazione orale notturna e ricorrenti episodi d otiti medie (problemi di udito e del linguaggio).
La rimozione delle tonsille palatine (tonsillectomia) è indicata nel caso rappresentino un “focus infettivo batterico” (tonsillite cronica) responsabile di numerosi episodi l’anno (>5) di tonsillite batterica acuta.
In alcuni casi anche un semplice ma eccessivo aumento di volume delle adenoidi e delle tonsille (grado IV) responsabile di apnee respiratorie nel sonno (OSAS) di grado severo e documentato da uno studio polisonnografico può determinare una indicazione chirurgica.